La forza delle nuove idee. Quando la creatività non conosce confini

Acmesign

In stampa Pubblicato il

Gianluca Piroli, vulcanico genius loci che ragiona con il cuore, organizza con la mente e crea con tutto sé stesso. Cristina Simonini, eclettico creative director che con passione
e rigore guida il cliente alla scoperta del proprio Io. Giovanni Mecati, l’equilibratore, colui che indica al genio creativo la strada per non perdersi. Indoli molto diverse forti di una sintonia professionale fuori dal comune perché sulla medesima lunghezza d’onda di un agire condiviso sempre etico e suggerito dal sentimento. Con il valore aggiunto di un team di teste sopraffine versatile e affidabile.

In una sola parola?
Acmesign, agenzia di pubblicità con sede negli ex essiccatoi della Zecca di Stato a Vignola che, al pari dell’Acme “originale” (l’azienda cui si rivolgeva il mitico Will Coyote per soddisfare qualsivoglia richiesta) appaga il cliente a trecentosessanta gradi.
“Messaggi puliti, nitidi incentrati su un’idea caratterizzante e dunque in grado di coinvolgere nel profondo il consumatore. La peculiarità di Acmesign – rivela Mecati,
direttore creativo che ascolta molto, anche con gli occhi, e parla soprattutto per immagini – sta proprio nella capacità di creare una forma di identity esclusiva.
Un’identità che espande il messaggio in modo esponenziale e che, campagna dopo campagna, trasforma il marchio in qualcosa di familiare”.

Fondata da Piroli nel 1993, oggi Acme vanta clienti internazionali del calibro di Replay, Mason’s e Wrangler ed ha saputo donare rinnovato vigore a diversi istituti bancari
del territorio.
Merito di un percorso di marketing onesto ed efficace cucito ad hoc sulle singole esigenze e curato nel dettaglio. Il raggio d’azione di Acmesign non conosce confini.
Dalla moda alla finanza, dal packaging all’advertising senza trascurare il design.
Insieme ai nuovi brand prendono vita campagne promozionali che, come sottolinea Cristina Simonini, “sono tutto fuorché scontate e dunque non si riducono ad un semplice rumore di fondo”.
Qui vengono alla luce sentieri sconosciuti dove nulla è lasciato all’abitudine e tutto è fascinazione.
Percorsi privi di automatismi culturali che iniziano oggi ma che, già dal primo passo, spalancano una porta sul domani. “Acmesign è talmente avanti che quando
guarda indietro vede il futuro – chiosa Giovanni Mecati la cui notevole capacità di sintesi è sempre la via più diretta al nocciolo della questione – Cristina in tal senso è impagabile. La sua abilità nel far vedere il futuro al cliente è sorprendente. Tanto da sorprendere lui stesso che, forte di una maggiore autostima, guarda al presente in modo più propositivo”. John Cage, figura di riferimento nell’evoluzione della
musica contemporanea, disse una volta: “Non riesco a capire perché le persone siano spaventate dalle nuove idee. A me spaventano quelle vecchie”. Se oggi Cage, magari
anche in sogno, varcasse la soglia di Acmesign si sentirebbe molto, molto tranquillo.
ADM