Iccio Srl – Leather treatment
Qualche tempo fa ho avuto il piacere di lavorare ad un progetto per una azienda molto interessante, la Iccio Srl, specializzata in trattamenti in pelle, spesso molto particolari. Parlando con il titolare Fabrizio Leonelli, ho capito che la sua genialità era assolutamente unica, molti stilisti e creativi andavano da lui a chiedere cose “impossibili” con indicazioni del tipo: “vorrei che il giubbotto fosse come appena uscito da un incendio” oppure “La possiamo fare come il terreno lunare di questa foto?”. Mi sono immedesimato facilmente visto che è un pò anche il mio mestiere quello di realizzare cose particolari, e questa è stata una delle poche volte in cui ho deciso di fare personalmente anche le foto, cosa che non faccio quasi mai. Ho realizzato questo libro sulla sua azienda ma sopratutto su di lui. Un bel pezzo d’arte.

La pelle ha bisogno del proprio passato, delle proprie rughe, del proprio carattere. Che si tratti dell’epidermide di una persona o di quella di un indumento, seconda pelle per ogni individuo.
Il passato però non torna e l’unico modo di recuperarne l’essenza sono i ricordi. E questi ricordi, solo i vostri e di nessun altro, Iccio ve li fa indossare. Dopo aver afferrato il passato, averlo forgiato con le sue mani e infine trapiantato nel presente. Su un capo in pelle appena nata, immacolata, sulla quale lui va ad incidere le vostre esperienze, le vostre origini. Il vostro ‘io’. Che una volta indossato mostrerà i segni di ciò che avete vissuto, ma con la forza e la dinamicità del nuovo.
Non un lifting, ma il suo esatto contrario: Iccio non maschera il tempo per farti scomparire nella massa, anzi. Te lo cuce addosso per mostrare a tutti chi sei veramente.

«Con la fortissima riduzione dei prezzi della pelle, il nostro sistema di lavaggio inizia a diventare troppo costoso per la clientela. Per questo incominciamo a studiare come cambiare il posizionamento sulla filiera cercando di sostituire i nostri clienti, passando dal consumatore finale alle ditte che producono moda». La strategia giusta, che si concretizza con un colpo di fortuna: la richiesta di un cliente di intervenire sulla pelle a capo finito, cioè dopo il suo confezionamento. «A forza di sperimentare riusciamo a individuare un trattamento che regala alla pelle un originale effetto vintage in grado di rendere il capo unico e, soprattutto, non replicabile in serie». Tanto unico da finire sulle spalle di attori e cantanti di calibro internazionale. Ed è la chiave del successo. La Pulipel cambia la ragione sociale, si trasferisce in un nuovo capannone e muta le proprie strategie produttive. «Gradualmente modifichiamo la nostra clientela, che vede progressivamente scemare l’importanza dei privati, tanto che attualmente non lavoriamo più per il pubblico, anche se le difficoltà non finiscono qui perché ben presto i concorrenti iniziano a cercare di imitarci su scala industriale».

Ma ormai Fabrizio ha imparato come si fa a evitare la concorrenza sul prezzo. «La nostra forza è dare un servizio: lo stilista viene da noi con un problema o con un’idea e noi gli forniamo la soluzione», un approccio abbastanza tipico dell’imprenditore di casa nostra. È in questo modo che nasce un nuovo “prodotto”.
Gianluca Piroli
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